Al GoreMi scuso sin da subito se questo post sarà più lungo del solito, ma ho la necessità impellente di parlare di molte cose.

Prima di raccontare cosa ha significato per me partecipare ad un evento così importante, vorrei soffermarmi su quelle che sono state le reazioni di altri blogger: stamattina, sul presto, ho fatto il mio solito giro di blog per leggere le sensazioni espresse da altre persone che erano presenti (o hanno guardato la diretta), ieri 8 maggio 2008, al teatro Ambra Jovinelli per il lancio della versione italiana di Current Tv (su Sky Italia canale 130). Il coro è stato unanime (o quasi). Che palle, che barba che noia, Al Gore (nella foto a sinistra) è un fantoccione, le domande erano scontate, Current è un’utopia, tutto il resto è noia, maledetta noia… Ah quello ha il posto riservato, lo hanno messo in prima fila, le domande erano preparate, non c’è stata conversazione e così via…

Ma, dico io, si sta parlando finalmente di democratizzazione dei media, di partecipazione dal basso, temi caldissimi nella blogosfera, e invece di concentrarci per rendere migliore l’evento, si continua a polemizzare anche su aspetti marginali? Certo, tutto è migliorabile, ma è stato un incontro con blogger e internauti? C’era mai stato qualcosa del genere (di tale portata)? E allora basta con la “barcamperizzazione” ad ogni costo.

Io all\'ingresso del teatro Ambra JovinelliI barcamp sono un bellissimo esempio di conversazione tra blogger e non, ma non sempre bisogna ricorrere a questa formula per poter parlare di partecipazione. Ho trovato molti commenti inopportuni, a tratti ostili e sinceramente non so trovare una spiegazione. Forse le mie parole sono dettate da un entusiasmo sinonimo di inesperienza (in fondo è solo un anno che ho un blog), ma io non sono andato a Roma (tra l’altro era la seconda volta che indossavo una giacca 😀 ) con la lente d’ingrandimento nel taschino. Non sono andato per cercare a tutti i costi aspetti negativi o per fare salotto, ma sono andato con l’intento di godermi la presentazione di Current Tv, un’ esperimento che apprezzo, supporto e che mi fa ben sperare per un futuro più democratico dei media. Forse qualcuno dovrebbe tornare alla mia età, forse dovrebbe prendersi una bella vacanza e godersi di più la vita.

Critiche? Certo, anche io ne ho da fare: innanzitutto la lunghezza eccessiva. A volte sembrava di sfociare in un comizio: ma a differenza di vari politici, Al Gore strappava un applauso parlando di democrazia e UGC, non parlando di monnezza, extracomunitari e ronde notturne. Una bella differenza che ha reso più sopportabile la lunghezza di alcuni suoi interventi. Seconda critica: avrei preferito che fossero state fatte più domande “live”, ma non si può avere tutto.

Molti hanno fatto liveblogging (sbagliando anche il mio cognome e la domanda posta), vero Giovy? 😀 ) e vi rimando alle loro pagine per un resoconto dettagliato dell’evento: io preferisco non fare una cronistoria, ma parlare degli spunti più interessanti, quelli che mi hanno destato da un torpore post-pranzo o che mi hanno fatto ricomporre mentre ridevo per i “daje” di Zoro e Antonio Sofi, seduti dietro di me. E ce ne sono stati.

Era più che giusto mostrare qualche video tratto da Current: quello sugli skinheads russi, per chi ama il giornalismo come me, è un esempio brillante di video reportage che mi ha colpito molto. Si può fare anche giornalismo di alto livello su Current. Magari non avrà attirato la maggior parte delle persone presenti in sala, ma io studio Media e Giornalismo e quello (spero) sarà il mio pane quotidiano. Al Gore è una persona carismatica, controversa per molti aspetti, ma che, a parte il noioso preambolone sulla nascita della stampa e qualche intervento un pò troppo lungo, ha tenuto botta in maniera cortese, convincente e a tratti simpatica. Non mi ha dato alcuna impressione di superiorità o di saccenza che possono essere tipiche della classe politica. E anche parlando di politica (vedi domande sul governo Berlusconi e ammissione dell’errore sull’invasione in Iraq), non si è scomposto più di tanto.

Tommaso Tessarolo e Marco MontemagnoUn plauso va sicuramente a Marco Montemagno (il suo WOW è già candidato a nuovo tormentone), persona squisita, che per quel poco di colloquio che abbiamo avuto prima, durante e dopo la diretta mi ha sempre messo a mio agio. Anche perchè, io, non sono abituato ad essere ripreso nemmeno alle feste di compleanno (e ieri mi hanno intervistato due volte oltre alla diretta). Tommaso Tessarolo (o Tessaroli secondo lo spaesato Carelli) forse era incollato alla poltrona, ma era più immobile di una statua: un sorriso potevi farlo, dai (o daje che ultimamente va di moda)! Nonostante la staticità non è stato mai scontato nei suoi interventi e non lo scopro certo io. Telespalla Marc Goldman non mi ha emozionato, ma nemmeno dispiaciuto. 6 di stima.

Le domande: quante parole si sono spese sulle domande, troppe. C’è chi è filo-Robin Good (che immaginavo più alto) e chi, come me, che è rimasto soddisfatto. Stop.

Current Tv può funzionare, nonostante lo scetticismo, ma secondo me deve evitare di diventare un nuovo YouTube: Al Gore ha scelto l’Italia perchè siamo un popolo creativo che ha sempre dato il meglio di sè anche nel cinema, quindi vi prego, non riempiamo Current di video come questo, che sinceramente e personalmente, lasciano il tempo che trovano. C’è bisogno di storie, di vita, di curiosità.

Current GadgetsPer concludere, io mi sono divertito, ho riflettuto e discusso su argomenti importanti (alla faccia di chi dice che non si è attivata nessuna discussione), ho fatto la conoscenza di nuovi blogger, sono stato intervistato, ho una maglietta in più nell’armadio (vedi foto a sinistra) e sono tornato a casa soddisfatto.

P.S. L’ultima foto è meramente autocelebrativa: ho costretto la fotografa a scattarla 😀

Il mio nome sulla poltrona

Si ringrazia kindlerya per le foto (tra l’altro ha scritto un bellissimo post che condivido).